“Non ha nulla di suo questa immagine; con te è venuta e con te rimane; con te se ne andrebbe se tu riuscissi ad andartene!

Ingenuo, che stai a cercar di afferrare un’immagine fugace? Quello che brami non esiste; quello che ami, se ti volti, lo fai svanire.”

Nell’immaginario è come un contenitore vuoto da riempire di significati. Parla di Ego, molte persone si stanno già identificando. In questo periodo storico in cui l’Io è al centro di tutto e questo aspetto si è amplificato con quella micro notorietà, non solo artistica, che delle volte falsa i rapporti umani. Egomostro è una parola senza storia. Parla di una storia d’amore, forse, non si sa come definirla. Io con io. Finchè morte
non ci separi.

“This image has nothing of its own. It came with you, and remains with you; it would go with you, if you were successful.
Get out of here!

Naive, are you trying to catch a fleeting image? What you covet does not exist; what you love, if
you turn around, you make it disappear.”

In the imagination it is like an empty container to be filled with meanings. Talk about Ego, many people will. They’re already identifying. In this historical period when the Self is at the centre of everything and this aspect is amplified by that micro notoriety, not only artistic, that sometimes distorts human relationships. Egomstro is a word without history. It speaks of a love story, perhaps, we do not know how to define it. Me with me. Till death won’t separate us.